Due azzurri nella finale individuale del Campionato d’Europa di salto ostacoli oggi a La Coruna e due situazioni – e due esiti – completamente diversi.
Riccardo Pisani ha portato a termine una serie di prestazioni in sella a Chatolinue PS semplicemente magnifiche. Lo si era scritto ieri e lo si ribadisce oggi: non è il risultato di questa finale che può modificare la valutazione complessiva del rendimento del binomio. Ovvio: se invece di 8 penalità oggi nella prima manche di questa finale fosse arrivato l’ennesimo percorso netto (tre zeri prima di oggi) sarebbe stato meglio, ma solo per un fatto diciamo contingente, per una questione di classifica, per la soddisfazione di poter confermare anche nella forma una qualità che nella sostanza si è vista e ammirata e apprezzata nonostante le 8 penalità odierne. Riccardo Pisani monta relativamente da poco Chatolinue PS: gli appuntamenti più importanti cui cavaliere e cavallo hanno partecipato insieme prima di questo Campionato d’Europa sono stati il Campionato d’Italia a Cervia conquistando il 4° posto e poi gli Csio di La Baule e Roma con alcune buone prestazioni, in particolare il GP in Francia chiuso al 6° posto con 0/4. Ma sono arrivati a La Coruna nel pieno della costruzione di un insieme: e i risultati ottenuti hanno dato una entusiasmante conferma di come questa costruzione si stia sviluppando. Perfino le 8 penalità di oggi sono paradossalmente da apprezzare perché saranno motivo di analisi e riflessione da parte di Riccardo Pisani nel migliorare ulteriormente il proprio rendimento in sella a Chatolinue. Ma il risultato più importante in assoluto offerto al salto ostacoli azzurro dal binomio Pisani/Chatolinue PS è un altro, ben oltre il loro 23° posto: senza volerci minimamente infilare in questioni che sono di competenza del commissario tecnico Marco Porro, è del tutto verosimile ritenere che questo Campionato d’Europa regali all’Italia un binomio da prima squadra che solo quattro mesi fa non si pensava potesse nemmeno esistere. Ed è inutile sottolineare quanto il salto ostacoli italiano in questo momento sia… affamato di forze fresche da affiancare ai pochi binomi confermati ai più alti livelli.
Piergiorgio Bucci e Hantano hanno ugualmente portato a termine un Campionato d’Europa eccellente, ma nel loro caso il rammarico è enorme. Enorme. Impossibile togliersi dalla mente quel maledetto ostacolo n. 3 di venerdì, nella seconda manche della finale a squadre. Un errore che poteva tranquillamente non esserci (Hantano si è spostato a sinistra andando a saltare radendo i pilieri e forse Bucci li ha anche urtati con il piede… ) e che nei fatti ha impedito al nostro formidabile cavaliere di arrivare oggi anche alla seconda manche della finalissima individuale dopo aver chiuso con uno stupendo percorso netto la prima, risultando infine 14° in classifica. Quattro percorsi: tre zeri e un 4… Senza quel maledetto 4 di venerdì, oggi Piergiorgio Bucci avrebbe molto probabilmente conquistato un piazzamento nei primi cinque posti. Il rammarico è forte semplicemente perché il valore di Piergiorgio Bucci è massimo: in lui ci sono tutte le qualità migliori, e infatti è evidente quanto un cavallo come Hantano venga valorizzato dall’equitazione del campione abruzzese, un’equitazione matura, esperta, consapevole e tecnicamente eccellente. Piergiorgio Bucci e Hantano in questo momento sono una certezza, un binomio fortissimo sul quale poggiare le basi della squadra azzurra di salto ostacoli dell’immediato futuro.
LA CLASSIFICA FINALE
https://results.hippodata.de/2025/2580/docs/r_indiv_final_b.pdf